Piccolo dolce Timo, quante cose avresti da raccontarmi se potessi parlare?!!? Come hai passato il tuo primo mese e mezzo di vita?!? Cosa ti è successo??

Era una sera di metà giugno del 2018 quando una conoscente mi chiama dicendomi di aver trovato un gattino molto piccolo e lei non sapeva proprio cosa fare. Io ero ad una festa e le diedi alcune indicazioni, ma dopo pochi minuti mi richiama in preda al panico spiegandomi che il contatto che le avevo dato non poteva intervenire. Così abbandonai la festa, corsi a casa a prendere la macchina e mi recai sul luogo dove lei si trovava. Il gatto era davvero molto piccolo e terrorizzato, ovviamente diffidente e mostrava tutta la sua grinta se provavi ad avvicinarti. Che fare?! Chiamai subito un’amica esperta in cattura di gattini e lei fortunatamente si precipitò subito ad aiutarmi. Una volta preso lo portammo a casa mia per metterlo al sicuro in bagno e dargli dell’acqua e del cibo. Quando uscì dal trasportino la prima sorpresa fu che zoppicava, la seconda, che aveva una ferita al mento e la gengiva inferiore esposta all’infuori. Cosa gli era capitato? Avendo prestato entrambe servizio di volontariato in canile abbiamo conosciuto quella parte di umanità che è molto poco umana, e tutte e due abbiamo pensato che fosse stato gettato dalla macchina. Ma la verità non la sapremo mai…

Timo il giorno seguente al suo ritrovamento

La notte trascorse tranquilla e l’indomani lo portammo in clinica per un controllo generale. Il veterinario che lo visitò ci disse da subito che molto probabilmente non avrebbe recuperato l’uso della zampa, aveva subito un trauma neurologico. In che modo ovviamente non si sa. Nonostante la sera del recupero gli avessimo dato cibo e acqua, il veterinario ci informò che il piccolo era in un leggero stato di disidratazione. Per la gengiva ci diede una cura disinfettante della durata di 10 giorni e piano piano tornò normale.

La gengiva comincia a guarire

Io dovevo tenerlo solo in stallo, dopo la perdita di Cesare mi ero ripromessa di non adottare più nessuno, troppa sofferenza quando gli si deve dire addio, soprattutto se ci lasciano quando sono ancora in giovane età… Ma se tutto è già scritto, come fai a ribellarti alla volontà dell’Universo?

Timo ancora molto spaventato

Così Timo, il nome l’ha scelto mia nipote, è entrato a far parte della nostra famiglia, e qualcosa dentro di me mi dice che è stato proprio Cesare a mandarmelo. La scelta di adottarlo è avvenuta grazie a questo mio sentire, perchè quando la voce dell’anima mi parla io l’ascolto, e devo dire che è stata la scelta più giusta che potessi fare, come tutte le scelte che vengono dal cuore.

Comincia a prendere confidenza della casa ed è molto curioso
Perchè mi fai tutte queste foto mamma?

Piccolo Timo, sei una forza della natura! Puoi usare solo tre zampe ma riesci ad andare dappertutto, hai una vitalità e un’energia straordinarie e sei di una dolcezza infinita! Spero tu abbia dimenticato tutto ciò che di brutto ti è accaduto, è passato un po’ di tempo da allora, e ormai sai che nella nostra casa dimora solo l’Amore, tantissimo Amore!

 

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La storia di Timo
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